Servizio fotografico per Luce5, InOpera ed Hyletech alla Triennale di Milano: le Composizioni di Emanuel Gargano tra luce, materia e visione. Fotografia per il design.
Durante la Milano Design Week ho avuto il privilegio di fotografare un progetto che unisce arte, tecnologia e comunicazione visiva.
Presso la Triennale di Milano, Luce5, InOpera ed Hyletech hanno presentato le Composizioni di Emanuel Gargano: installazioni evocative, nate da una ricerca profonda sulla luce, sulla materia, sulla sostenibilità e sugli spazi.
Il mio compito è stato quello di documentare questo dialogo visivo interpretandolo con discrezione, restituendone la forza e la coerenza attraverso la fotografia.
Quando si fotografa il design — e ancor più quando si lavora con artisti e aziende di altissimo profilo — ogni scatto deve raccontare:
l’atmosfera dell’allestimento
le scelte materiche e luminose
il messaggio nascosto dietro la forma
Nel caso delle Composizioni di Gargano, supportate tecnicamente da Hyletech ed InOpera ed illuminate con maestria da Luce5, la sfida era trasferire visivamente un’esperienza sensoriale e concettuale.
Luce5, InOpera ed Hyletech sono attori protagonisti nella progettazione di esperienze immersive, spesso invisibili ma fondamentali.
Collaborare con aziende così strutturate significa confrontarsi con una visione precisa, alta, internazionale, che pretende immagini all’altezza.
La fotografia in questi contesti è parte del progetto stesso.
Serve a documentare certo ma anche a valorizzare il lavoro, a comunicarlo con coerenza, a posizionare l’identità dell’azienda e del suo linguaggio estetico.
In un settore dove ogni dettaglio è progettato con cura le immagini non possono essere improvvisate.
Chi lavora nel design, nell’illuminotecnica, nella progettazione architettonica ha bisogno di fotografie che restituiscano l’intenzione, non solo l’apparenza.
È questo il lavoro che facciamo. È qui che noi fotografi possiamo fare la differenza.
Qua sotto alcune immagini in ordine sparso della installazione
Quali implicazioni porterà l’intelligenza artificiale per noi fotografi?
In maniera provocatoria ho intervistato ChatGPT, perché chi meglio di lei può saperlo?
Sono stato “sul leggero” facendo domande molto scontate e ricevendo (ovviamente) risposte altrettanto scontate. Chissà se un domani varrà la pena scavare nel profondo dell’argomento.
Di seguito le domande che ho posto e le risposte ricevute.
Io: Buongiorno, vorrei parlare con te di fotografia e del suo futuro in relazione all’intelligenza artificiale.
ChatGPT: Buongiorno! Sono qui per discutere di fotografia e intelligenza artificiale. Cosa ti interessa sapere o discutere in particolare?
Io: Sai cosa è la fotografia?
ChatGPT: Sì, la fotografia è l’arte di catturare e registrare immagini utilizzando la luce. Attraverso l’uso di fotocamere, si immortalano momenti, creando documenti visivi che narrano storie, esprimono emozioni o catturano la bellezza del mondo circostante.
Io: Che rapporto hai tu con la fotografia?
ChatGPT: Non ho esperienze personali o emozioni come un essere umano, ma ho conoscenze approfondite sulla fotografia e posso fornire informazioni, consigli o discutere di qualsiasi argomento legato ad essa. Come posso aiutarti?
Io: Cosa ne pensi delle immagini generate tramite intelligenza artificiale?
ChatGPT: Le immagini generate tramite intelligenza artificiale rappresentano un notevole progresso tecnologico. Possono essere strumenti utili per l’arte digitale, il design e altre applicazioni creative. Tuttavia, è importante mantenere un equilibrio per preservare l’autenticità e la creatività umana nell’ambito artistico. La collaborazione tra intelligenza artificiale e mente umana può portare a risultati affascinanti.
Io: Le immagini generate da intelligenza artificiale quanto possono essere scambiate per foto?
ChatGPT: Le immagini generate dall’intelligenza artificiale stanno migliorando, ma spesso mancano della complessità e della profondità delle fotografie reali. Potrebbero sembrare realistiche a prima vista, ma gli occhi esperti solitamente possono distinguere la differenza. La percezione umana e l’esperienza artistica rimangono elementi chiave che le IA stentano a replicare completamente.
Io: Con la generazione di immagini tramite l’intelligenza artificiale il fotografo servirà ancora?
ChatGPT: Sì, il fotografo manterrà un ruolo cruciale. L’intelligenza artificiale può assistere nella creazione di immagini, ma la visione artistica, la creatività e l’interpretazione umana resteranno insostituibili nel mondo della fotografia. La tecnologia può essere uno strumento potente, ma il tocco umano è irripetibile.
Io: Quale futuro avrà la fotografia in conseguenza dell’intelligenza artificiale?
ChatGPT: L’intelligenza artificiale potrebbe portare la fotografia a nuovi livelli, facilitando l’editing, migliorando la ricerca delle immagini e creando esperienze fotografiche più personalizzate. Tuttavia, è essenziale bilanciare l’innovazione con la creatività umana per preservare l’unicità artistica della fotografia.
Io: Secondo te in futuro sarà ancora così oppure questo gap si colmerà?
ChatGPT: È probabile che il divario si riduca ulteriormente con l’avanzare della tecnologia, ma la capacità umana di apportare intuizione, emozione e interpretazione unica rimarrà una componente essenziale nell’arte della fotografia. La collaborazione tra intelligenza artificiale e creatività umana potrebbe portare a risultati straordinari.
Io: Per adesso ti ringrazio, in futuro approfondiremo sicuramente l’argomento.
Mi fa comunque piacere che le tue parole risultano come una speranza per tutti quei fotografi che temono di rimanere senza lavoro tra pochi anni.
ChatGPT: Sono contento di averti offerto una prospettiva positiva. La tecnologia evolve, ma la creatività umana è insostituibile. Se hai altre domande in futuro, sarò qui. Buona giornata!
Quando le fotografie si animano e diventano opere uniche con sistema di certificazione basato sulle blockchain.
Questo mio NFT, e molti altri, sono acquistabili qua
IpnoShe
Opera digitale.
Animazione da fotografia, anno 2020.
Bravo Ale!! Bellissima e confortevole intervista e non solo per il mondo della fotografia ma dell’arte a 360 gradi, la creatività e lo stile per ora sono patrimonio esclusivo degli umani che hanno le capacità di esprimerle.
Grazie per il commento e speriamo davvero che le cose rimangano cosi per molto tempo.